La figura docente
FINALITA' EDUCATIVE
La figura docente di scuola materna comporta oggi un profilo d’alta complessità e di gran responsabilità e richiede la padronanza di specifiche competenze culturali, pedagogiche, psicologiche, metodologiche e didattiche unite ad un’aperta sensibilità e disponibilità alla relazione educativa con i bambini. Il processo per la realizzazione delle finalità educative, così identificate e privilegiate, è strettamente legato alla qualità della relazione che s’instaura tra bambino e docente.

Riteniamo che un corretto rapporto educativo debba pertanto fondarsi su alcuni modelli pedagogici essenziali ed irrinunciabili quali:
- l’ascolto dell’adulto al bisogno del bambino di comunicare;
- un atteggiamento empatico inteso come capacità e disponibilità a comprendere e condividere gli stati d’animo e i punti di vista dei bambini favorendo la crescita dell’autonomia e il conseguente miglioramento del rendimento scolastico in generale;
- la creazione di un ambiente di cooperazione e fiducia tra gli insegnanti, i bambini e la famiglia che superi atteggiamenti di paura e pervenga ad un uso libero e collegiale delle strutture, delle attrezzature e delle risorse scolastiche.
E’ evidente che il clima pedagogico che intendiamo realizzare dovrà portare al superamento delle situazioni che favoriscono la competitività e la valutazione non formativa.
Pertanto, il corpo docente s’impegna a valutare la qualità della propria azione educativa e didattica attraverso scelte che rendono migliore e più adeguata l’azione dell’insegnamento e l’organizzazione dell’ambiente educativo.
I tempi delle verifiche programmatiche, scanditi dal calendario scolastico delle attività funzionali all’insegnamento, costituiranno i “MOMENTI FORTI” dell’autoanalisi, volti a:- promuovere dinamicità e flessibilità all’interno dei curricoli anche con adeguati strumenti di verifica;
- sollecitare un “uso formativo” della verifica e dell’osservazione sistematica, volta a cogliere aspetti positivi e problemi per prevenire le difficoltà e promuovere il successo formativo;
- evidenziare, all’interno dell’intersezione, tecniche, punti di forza e di debolezza del lavoro collegiale.

Valutare, infatti, significa coinvolgere nel processo formativo le proposte d’ordine didattico che sono formulate. Ne consegue che estrema cautela andrà riservata alla correzione delle non risposte e del mancato raggiungimento degli obiettivi. La traduzione dell’istanza di continuità educativa in concreti progetti operativi è un compito comune che vincola la scuola materna, la scuola elementare e la scuola media.